Il filo di mezzogiorno
Teatro Storchi
A proposito di questo spettacolo
Un viaggio nel labirinto della mente, un’esplorazione nell’unico luogo dove è possibile recuperare la memoria, la propria identità, la vita.
Mario Martone, regista cinematografico, teatrale e sceneggiatore, ci invita a entrare nel mondo di Goliarda Sapienza – scrittrice del grande successo postumo L’arte della gioia. Donna fuori da tutti gli schemi e dalle ideologie politiche del suo tempo, ha combattuto le sue battaglie prima da partigiana, poi da femminista, sempre controcorrente, sempre contro il conformismo e con tutti i mezzi che aveva a disposizione, primo fra tutti la scrittura.
Il suo romanzo Il filo di mezzogiorno (1969), riadattato in questo allestimento da Ippolita di Majo per Donatella Finocchiaro, ripercorre con lucidità e una straordinaria quantità di particolari il suo percorso psicanalitico dopo il periodo di depressione, il ricovero in manicomio e i ripetuti elettroshock.
Goliarda insegue la sua memoria, insegue i ricordi, le sensazioni, le libere associazioni, lo psicoanalista la guida, la accompagna, la segue, e riuscirà a condurre la scrittrice dalle tenebre alla luce della coscienza e al recupero della propria identità.
Durata: 1 ora e 40 minuti
Repliche
Al 21/01/2022
Dati artistici
scene Carmine Guarino
costumi Ortensia De Francesco
luci Cesare Accetta
aiuto regia Ippolita di Majo
assistente alla regia Sharon Amato
assistente scene Mauro Rea
assistente costumi Federica Del Gaudio
direttore di scena Teresa Cibelli
capo macchinista Enzo Palmieri
macchinista e attrezzista Fabio Barra
datore luci Giuseppe Di Lorenzo
fonico Paolo Vitale
sarta Francesca Colica
Il filo di mezzogiorno è pubblicato da La nave di Teseo
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale,
Un ringraziamento a Mario Tronco per aver musicato il canto dei pescatori delle isole Eolie
foto di scena Mario Spada