Vizio di forma
Nuovo Teatro delle Passioni
A proposito di questo spettacolo
Lavoriamo sull’opera più nascosta di Primo Levi, nel centenario della sua nascita, alla ricerca di una sua voce cosmica e poetica, nel tentativo di trovare destinatari e significati per un balbettio radio senza destinatario e senza senso: siamo partiti dallo studio dei racconti di fantascienza scoprendo un mondo ricchissimo di idee, predizioni, immagini, angosce. La scrittura di questo lucido intellettuale (troppo spesso intrappolato nel consolatorio ruolo di testimone) è un pozzo senza fine di riflessioni filosofiche sull’essere umano oggi, sul potere della tecnica, sul destino delle nostre coscienze, sul tessuto originario, sulla falsificazione del linguaggio, sull’abuso pornografico delle immagini, sulla distruzione della natura. Ci troviamo in un buco nero e una funzionaria, specialista nel mestiere di infilare anime nei corpi, cerca di venderci, a noi – non-nati -, la vita sulla terra: non ci saranno altre occasioni, i candidati sono tanti e ognuno dovrà scegliere in piena libertà.
Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
Durata: 75 minuti
Note
Consigli dalla Biblioteca Delfini:
- Marco Belpoliti, Primo Levi di fronte e di profilo, Guanda 2015
- Mario Porro, Primo Levi, Il mulino 2017
Repliche
Al 06/02/2019
Dati artistici
partitura sonora Patrizio Barontini
tecnica Andrea Sangiovanni
trattamento montaggio e proiezione super8 Alberto Gemmi
sculture in cera e oggetti di scena Franco Fedele
grafica Web Logo Design
produzione Archivio zeta 2017 /progetto areadibrocà
foto di Franco Guardascione