L'Oreste
Quando i morti uccidono i vivi
Teatro delle Passioni
A proposito di questo spettacolo
La sensibilità attoriale di Claudio Casadio e l’animazione grafica di Andrea Bruno concorrono a dare corpo sensibile ed empatico al testo di Francesco Niccolini che, con forte e struggente poesia, affronta non solo il tema della malattia mentale ma anche quello dell’abbandono e dell’amore negato. Oreste passa dall’orfanotrofio al riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, che lo consegna al destino di internato nel manicomio dell’Osservanza di Imola. Non ne esce oramai da trent’anni e dal suo passato sono tanti i ricordi che riaffiorano: la morte della sorella, la partenza del padre per la campagna di Russia, il suo ritorno e una nuova partenza, la morte violenta della madre che aveva rifiutato quel figlio “strano” quando era ancora ragazzino. Oreste, però, è sempre allegro e ama chiacchierare, soprattutto con Ermes, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che Ermes non esista…
Premio Nazionale Franco Enriquez 2023 a Claudio Casadio come Migliore Attore
Durata: 65 minuti (atto unico)
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APPROFONDIMENTI
La Biblioteca Salaborsa consiglia
Susanna Kaysen, La ragazza interrotta, TEA, 2013
Ken Kesey, Qualcuno volò sul nido del cuculo, BUR, 2020
Carl Gustav Jung, Il problema della malattia mentale, Bollati Boringhieri, 1975
Cesare Secchi, Immagini della follia. Catalogo audiovisivo sulla malattia mentale, Guaraldi, 1994
Repliche
Al 19/03/2025