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Maratona Trilogia dell'Assedio - Teatro dei Venti


Il 16 e il 23 febbraio
, maratona dei 3 episodi Edipo Re, Sette contro Tebe e Antigone

regia Stefano Tè
drammaturgia Vittorio Continelli, Azzurra D’Agostino, Stefano Tè
musiche Irida Gjergji, Igino L. Caselgrandi, Tonino La Distruzione
bozzetti della scenografia e dei costumi a cura di F. M.
costumi Nuvia Valestri
assistenza alla regia Elena Carbonella  
produzione Teatro dei Venti
in coproduzione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna
con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna
con il contributo di Fondazione di Modena all’interno del progetto Abitare Utopie
con il contributo di BPER Banca

Spettacoli prodotti nell’ambito del progetto AHOS – All Hands on stage, co-finanziato da Creative Europe.

I laboratori permanenti delle Carceri sono finanziati dalla Cassa delle Ammende.

Trilogia dell’Assedio è un unico progetto teatrale in tre episodi: il pubblico è invitato a seguire la visione di tutti e tre nell’ordine Edipo re – Sette contro Tebe – Antigone, o a partecipare alle maratone.

prime assolute

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Note di drammaturgia

Il Teatro dei Venti nel corso del 2024, all’interno delle strutture carcerarie di Castelfranco Emilia e di Modena, ha incentrato il lavoro e le produzioni sull’opera dei grandi tragici greci, a partire da tre dei testi più importanti di Eschilo e di Sofocle: Edipo re, Sette contro Tebe e Antigone.

Le tre storie selezionate raccontano la fine di una dinastia e la necessità di fondare un nuovo ordine, un mondo nuovo.

Il progetto drammatico consiste nel costruire un percorso cronologico e tematico coerente sul modello delle trilogie classiche. A partire da opere antiche appartenenti a trilogie diverse mai giunte fino a noi. Nella trilogia che abbiamo costruito, il tema comune che abbiamo individuato è quello dell’assedio.

L’assedio del destino, dell’essere inseriti in un solco che sembra ineluttabile, in Edipo re; l’assedio alla città, la guerra che minaccia, in Sette contro Tebe; l’assedio della ragion di stato e delle convenzioni sociali, in Antigone.

Tematiche forti, universali, che hanno implicazioni etiche e morali, domande essenziali che arrivano fino a noi, che la realtà e la vita ci pongono quotidianamente: come agire? che fare quando tutto sembra perduto? si può cambiare quello che sembra già scritto?

In un tempo assediato come il nostro, in cui lo stato di paura e di minaccia viene costantemente ribadito, indagare ancora personaggi archetipici e stratificati come Edipo, Antigone, Ismene, Polinice, Eteocle, Creonte può essere di ispirazione e guida alle nostre scelte. Guida costante che attraversa le tre opere è Tiresia, l’indovino cieco, che posa il suo sguardo sull’umanità e che costantemente ci interroga perché in grado di vedere oltre.

Come di consueto nella pratica del Teatro dei Venti al lavoro in sala si è affiancato un costante lavoro di scrittura, le opere classiche sono le tracce su cui lavorare e da cui partire per indagare il tema della ricerca. La proposta così declinata risponde, inoltre, all’esigenza di far dialogare tra loro attraverso un percorso tematico e testuale coerente, tre sezioni in due strutture carcerarie separate: la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, la sezione Maschile e quella Femminile della Casa Circondariale di Modena.

A Castelfranco abbiamo lavorato su Edipo re di Sofocle, all’interno della Casa circondariale Sant’Anna di Modena il percorso ha riguardato i Sette contro Tebe di Eschilo e Antigone di Sofocle.