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Sanguina ancora // Lectio di Paolo Nori

Sanguina ancora // Lectio di Paolo Nori

Lo scrittore, traduttore e accademico Paolo Nori regala al pubblico di Modena una lectio sul grande autore russo Fëdor Dostoevskij, a partire dal proprio ultimo libro Sanguina ancora (Mondadori).

“Delitto e castigo è stato il primo libro russo che ho letto, avevo 15 anni. La prima reazione che ho avuto, quando ho capito di cosa parlava Dostoevskij in Delitto e castigo, quando Raskol’nikov, il protagonista, si chiede «Ma io, quanto valgo? Sono come un insetto, o sono come Napoleone?» ecco quella domanda, io quindicenne, me la sono rivolta anch’io: «Ma io» mi son chiesto, «sono come un insetto o sono come Napoleone?».
E ho avuto la sensazione che quel libro, pubblicato centododici anni prima a tremila chilometri di distanza, mi avesse aperto una ferita che non avrebbe smesso tanto presto di sanguinare. Avevo ragione. Sanguina ancora. Perché? 

Sanguina ancora, il romanzo che ho scritto, attraverso il racconto dell’incredibile vita di Fëdor Michajlovič Dostoevskij, ingegnere senza vocazione, traduttore umiliato dai propri editori, genio precoce della letteratura russa, nuovo Gogol’, meglio di Gogol’, aspirante rivoluzionario miseramente scoperto e condannato a morte, graziato e mandato per dieci anni in Siberia a scontare la sua colpa, riammesso poi nella capitale, quella Pietroburgo il cui mito, con le sue opere, contribuirà a costruire, «la più astratta e premeditata città del globo terracqueo», secondo una celebre definizione del suo uomo del sottosuolo, giocatore incapace e disperato, scrittore spiantato vittima di editori cattivi, marito innamoratissimo di una stenografa di venticinque anni più giovane di lui, padre incredulo che scrive a un amico:
«Abbiate dei figli! Non c’è al mondo felicità più grande», pazzo benedetto che mette per iscritto le domande che tutti noi ci facciamo e che non osiamo confessare a nessuno, uomo dall’aspetto insignificante, goffo, calvo, un po’ gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi, che riesce a morire nel momento del suo più grande successo, attraverso il racconto di questa vita romanzesca, questo libro che crede di essere un romanzo prova semplicemente a rispondere a quella domanda: perché?
Perché sanguina ancora?” 


Paolo Nori

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in collaborazione con
Biblioteca Delfini 

si ringrazia Ubik Modena per la vendita di libri la sera dell’evento


Info:
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a:

T. 059/2136021 
biglietteria@emiliaromagnateatro.com
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