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AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTE

AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTE

RITRATTI DI DONNE IN TEATRO E MUSICA

L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, per la giornata internazionale della donna, presentano una Elena Bucci che incanta con una selezione intima e personale di ritratti al femminile.

A partire dalle improvvisazioni e dalla scrittura teatrali, dalla composizione in musica delle emozioni e delle visioni raccolte, una potente Elena Bucci racconta alcuni ritratti femminili, immaginando di dare voce a un coro del quale diventa medium, fatto di molti linguaggi e idiomi, dal canto al dialetto, dalla poesia al racconto, intessuto di voci di donne di epoche diverse, di diverse culture, di diverse fortune, ma tutte unite da una ricerca di autenticità e di pienezza che le ha rese ai suoi occhi eroiche. Le figure create nel corso della sua lunga carriera teatrale, partecipano di tante esistenze osservate con coinvolgimento, appuntate su un quaderno o nella memoria: così il personaggio di Ofelia, aspirante naufraga per amore di un bagnino violento, o Zaira, che imparava a memoria tutte le melodie e le ripeteva, lei con i capelli lunghi intrecciati sulla testa come fossero una corona, o Monica, casalinga impazzita di psicofarmaci nel tentativo di comprendere come mai le grandi battaglie culturali si siano per lei tradotte in un grigio destino di dorata sottomissione alla carriera del marito.

Nel tempo questa straordinaria artista ha spiato con grande divertimento le tecniche di resistenza e opposizione che, attraverso canto e risate hanno permesso alle donne di creare gioia anche di fronte alle più clamorose ingiustizie, imparando, soprattutto, che di nessuna vita si può mai dire di cogliere l’essenza e che ogni vita è un romanzo senza fine.
Alle loro si interseca l’autobiografia della stessa Elena e quella di tante persone che ha conosciuto o sfiorato. Il canto consente di trasformare in “ballate” le biografie, astraendole dalla quotidianità, a volte ricorrendo a interpretazioni di brani famosi, a volte con la creazione di melodie originali. Una frase banale, sentita ripetere qua e là, detta in musica può evocare un universo.

Quando potremo smettere di pensare alle donne come una categoria da proteggere sarà un momento di grande felicità: vorrà dire che visioni, linguaggi, modi di intendere la vita saranno finalmente in dialogo verso una costruzione del futuro più armonica rispetto a quella presente che sta rivelando la sua violenta fragilità.

Elena Bucci

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di e con Elena Bucci
pianoforte Fabrizio Puglisi
fisarmonica Christian Ravaglioli
drammaturgia e cura del suono Raffaele Bassetti
luci Roberto Passuti
produzione Le Belle Bandiere


Info:
ingresso gratuito.
Consigliata la prenotazione T. 059 2136021 | online QUI