Scene da Faust
Teatro Storchi
A proposito di questo spettacolo
Dopo l’incontro con il mito classico di Antigone, Federico Tiezzi affronta, attraverso l’opera di Goethe, un altro grande mito, quello di Faust. Il racconto di un sapiente studioso di teologia, filosofia e scienze naturali che, per ottenere conoscenze ancora più vaste, potere e giovinezze, vende la propria anima a Mefistofele mediante un contratto firmato con il sangue.
Goethe lavorò al Faust per sei decenni, dal 1772 al 1831, costruendo un’opera monumentale intorno alla figura del medico e mago cinquecentesco diventato parte dell’immaginario collettivo della cultura occidentale, oltre che simbolo della crisi della coscienza e dell’anima dell’uomo contemporaneo.
Il Faust goethiano è teatro puro, luogo in cui si incontrano la potenza dell’epos e l’intimità della lirica, la speculazione filosofica e l’afflato della Storia nel suo incontro con la Natura: temi che si riversano sulla scena nella complessità di un dramma cosmico che gira su due perni, il bene e il male.
Note
Consigli di lettura dalla Biblioteca Delfini:
- Johann Wolfgang Goethe, Faust, Einaudi 1989
- Edoardo Sanguineti, Faust: un travestimento, Carocci 2003
Repliche
Al 14/02/2020
Dati artistici
scene e costumi di Gregorio Zurla
luci di Gianni Pollini
regista assistente Giovanni Scandella
coreografo Thierry Thieû Niang
canto Francesca Della Monica
produzione Teatro Metastasio di Prato, Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana/Manifatture Digitali Cinema Prato
e Teatro Laboratorio della Toscana/Associazione Teatrale Pistoiese
foto di Luca Manfrini