Il mostro di Belinda
metamorfosi di un racconto
Teatro Storchi
A proposito di questo spettacolo
Un cammino di esplorazione del mostruoso per grandi e piccoli attraverso l’originale versione di Chiara Guidi della celebre fiaba La bella e la bestia.
Belinda è la più piccola della famiglia e, più delle sue sorelle, incarna straordinarie doti di bellezza e bontà. Finché, un giorno, la Bestia mostruosa la chiama e lei, per Amore, le risponde accettando di vederla e di parlare con ciò che è straordinariamente brutto e cattivo. Lo fa per salvare suo padre, pur rischiando la vita. E così una parte di lei accoglie la Bestia e una parte della Bestia accoglie Belinda. Come avvenga non si sa, ma è necessaria una lotta per andare dove qualcosa si nasconde e poter sentire in una voce un’altra voce. Belinda pur essendo una diventa due, e la Bestia pur essendo due diventa una. Un gioco di moltiplicazioni e divisioni intrecciate che supera la logica dei nomi per accogliere la logica di Amore, dove quei nomi si confondono. Chiara Guidi, fra le fondatrici della Socìetas, rilegge la celebre fiaba La bella e la bestia alla luce della sua idea di teatro infantile – immaginifica e onirica – e della pluriennale sperimentazione sulla voce.
Tout public
dagli 8 anni in su
Durata: 60 minuti
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In occasione dello spettacolo a Modena
–domenica 23 novembre alle ore 16.00 la replica sarà audiodescritta per gli spettatori non vedenti e ipovedenti, grazie alla collaborazione con Centro Diego Fabbri di Forlì, nell’ambito del Progetto Teatro No Limits.
Repliche
Dati artistici
composizione sonora Scott Gibbons
scene, luci, costumi Vito Matera
realizzazione scene Attosecondo
assistente costumista Chiara Venturini
cura del suono Andrea Scardovi
tecnica Francesca Pambianco
cura Irene Rossini
direzione di produzione Benedetta Briglia
direzione tecnica Eugenio Resta
equipe tecnica in sede Lorenzo Camera, Carmen Castellucci, Francesca Di Serio, Gionni Gardini, Dario Neri
amministrazione Michela Medri, Elisa Bruno, Simona Barducci
consulenza economica Massimiliano Coli
produzione Socìetas
in coproduzione con Piccolo Teatro – Teatro d’Europa, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani – Onlus, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
foto di scena Eva Castellucci
