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Peter Pan guarda sotto le gonne

Trilogia sull'identità CAP. I

dal 21/01/2020
al 22/01/2020
Orari

Classe ’85, una laurea al Dams di Roma e una in regia teatrale alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano, Liv Ferracchiati occupa un posto di riguardo nel panorama italiano della nuova drammaturgia under 35. I suoi spettacoli Todi is a small town in the center of Italy, Peter Pan guarda sotto le gonne Stabat Mater sono stati selezionati da Antonio Latella per la Biennale Teatro 2017.
Nella sua Trilogia sull’Identità, Ferracchiati affronta il tema dell’identità di genere interrogandosi sulla nostra natura di essere umano e sulla possibilità di essere liberi. I tre spettacoli indagano il linguaggio sotto altrettanti punti di vista: Peter Pan guarda sotto le gonne mostra la parola come mancanza e incapacità di comunicare; Stabat mater (Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena 2017) la innalza a strumento di rappresentazione e ricostruzione della propria identità; Un eschimese in Amazzonia (Premio Scenario 2017) è metafora della fragilità di qualsiasi forma che scegliamo per noi stessi. 

Peter Pan guarda sotto le gonne è il primo capitolo di una trilogia sull’identità frutto del lavoro di scrittura di Greta Cappelletti e delle stessa Ferracchiati. Si tratta di un viaggio alla scoperta della propria identità , un viaggio vissuto da un bambino che cresce in un corpo femminile. Peter è un bambino di undici anni e mezzo, dai lunghi capelli biondi, ed è nato femmina; Peter ama giocare a calcio ma quando si sente osservato finge di giocare a pallavolo. Wendy è una ragazzina di tredici anni, è mora ed è molto brava a giocare con l’hula hoop, e ogni tanto si concede qualche sigaretta. Ben presto tra i due nasce una intensa amicizia, qualcosa che entrambi percepiscono e non sanno spiegarsi.
A far luce su quanto sta accadendo sarà Tinker Bell, una fata senza bacchetta magica, che è l’unica vera confidente di Peter. Peter la incontra nei giardini londinesi di Kensington, dove Tinker Bell gli svelerà la sua vera natura.
Il lavoro della Ferracchiati ci invita a riflettere su cosa significhi crescere e vivere in un corpo che non ci rappresenta.

Durata: 70 minuti

Note

Consigli di lettura dalla Biblioteca Delfini:

  • Judith Butler, Questione di genere: il femminismo e la sovversione dell’identità, Laterza 2017
  • Maggie Nelson, Gli argonauti, Il saggiatore 2016

Repliche

Dal 21/01/2020
Al 22/01/2020
h21:00

Dati artistici

drammaturgia Greta Cappelletti e Liv Ferracchiati
regia Liv Ferracchiati
con Linda Caridi, Luciano Ariel Lanza, Chiara Leoncini, Alice Raffaelli
e con le voci di Ferdinando Bruni e Mariangela Granelli
aiuto regia, coreografie e costumi Laura Dondi
scene Lucia Menegazzo
luci Giacomo Marettelli Priorelli
produzione THE BABY WALK - TEATRO STABILE DELL’UMBRIA
con il sostegno di CAMPO TEATRALE e CAOS - CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI

foto di Lucia Menegazzo

spettacolo nell’ambito del progetto Teatro Arcobaleno

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