Macbetto
o la chimica della materia
A proposito di questo spettacolo
Macbetto è un’opera materica, biologica, un farsi e disfarsi continuo che richiama le ragioni profonde del teatro stesso, essendo quest’ultimo, appunto, biologia. Ricorre quindi un continuo sporcarsi, ma contrastato dalla tensione tutta verticale a cui si aggrappa il personaggio di Macbet, soprattutto nei dialoghi diretti con colui che sembra sovraintendere a ogni cosa, lo Scrivano “creatore di me e di questa lingua porcellenta e falsatoria”.
La medesima impuritàcaratterizzerà la relazione tra gli interpreti dello spettacolo. I tre attori-performer, provenienti da teatri e percorsi diversi, dovranno cercare la difficile intonazione di tre strumenti differenti, preservando e facendo anzi esplodere la precisa identità di ciascuno.
L’intenzione di lavorare sul Macbettonasce dalla volontà di proseguire una particolare ricerca rivolta agli aspetti musicali della lingua teatrale.Il Teatro esige una propria lingua, che io cerco diversa e lontana da quella del quotidiano, e Testori consegna in Macbetto una lingua poetica che si fa canto.
Roberto Magnani
Vietato ai minori di 14 anni
Note
Consigli dalla Biblioteca Delfini:
- Luca Doninelli, Una gratitudine senza debiti: Giovanni Testori, un maestro, La nave di Teseo 2018
- Fabio Francione (a cura di), Giovanni Testori: lo scandalo del cuore, Edizioni Clichy 2016
Repliche
Al 03/04/2019